18.00 

Parlare degli anni Sessanta, per chi ne è stato, in qualche modo protagonista di quest’epoca, è come riviverli per una seconda volta.
Ci siamo apprestati a stendere in forma scritta questi nostri appunti unitamente a quelli di Graziano Vergnaghi e Luciano Passoni, che di fatto abbiamo unito in modo complementare l’uno con l’altro, ed è uscita questa pubblicazione, con un risultato unico e irripetibile nel suo genere.
La musica Beat, sotto l’aspetto sociologico, fu una rivoluzione essa stessa, che non ebbe più come protagonista il singolo individuo, ma diversamente il gruppo.
Le band per affermare la propria identità di gruppo indossavano, durante le loro esibizioni, vere e proprie uniformi e praticavano riti che rafforzassero lo spirito di gruppo. Sostanzialmente essere “beat” significò semplicemente essere “diverso”.
Era uno stile di vita che rompeva nettamente con la tradizione. Beat era diventato un “aggettivo” usato per descrivere ogni nuova tendenza: un taglio di capelli, un tipo di occhiali, un modo di ballare, un nuovo modo di posare e di atteggiarsi.
Tutto questo è percepibile nello scorrere le pagine di questo libro, ed è la giusta chiave di lettura di questa parentesi passata come una meteora, che come tutte le cose trascorse è rimasta solo nei ricordi spensierati come mera rivoluzione pacifica.
Dott. Vitantonio Palmisano

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Descrizione

SS9 Beat

Strada Statale 9 Beat

Parlare degli anni Sessanta, per chi ne è stato, in qualche modo protagonista di quest’epoca, è come riviverli per una seconda volta.
Ci siamo apprestati a stendere in forma scritta questi nostri appunti unitamente a quelli di Graziano Vergnaghi e Luciano Passoni, che di fatto abbiamo unito in modo complementare l’uno con l’altro, ed è uscita questa pubblicazione, con un risultato unico e irripetibile nel suo genere.
La musica Beat, sotto l’aspetto sociologico, fu una rivoluzione essa stessa, che non ebbe più come protagonista il singolo individuo, ma diversamente il gruppo.
Le band per affermare la propria identità di gruppo indossavano, durante le loro esibizioni, vere e proprie uniformi e praticavano riti che rafforzassero lo spirito di gruppo. Sostanzialmente essere “beat” significò semplicemente essere “diverso”.
Era uno stile di vita che rompeva nettamente con la tradizione. Beat era diventato un “aggettivo” usato per descrivere ogni nuova tendenza: un taglio di capelli, un tipo di occhiali, un modo di ballare, un nuovo modo di posare e di atteggiarsi.
Tutto questo è percepibile nello scorrere le pagine di questo libro, ed è la giusta chiave di lettura di questa parentesi passata come una meteora, che come tutte le cose trascorse è rimasta solo nei ricordi spensierati come mera rivoluzione pacifica.
Dott. Vitantonio Palmisano

 

Informazioni biografiche

Vitantonio Palmisano, melegnanese di adozione, da diversi anni si occupa di ricerche storiche e collabora con diverse testate giornalistiche tra cui da ultimo “Il Cittadino” quotidiano di Lodi e Provincia. Ha al suo attivo un importante percorso di studi accademici, dopo il corso propedeutico di Giurisprudenza presso l’Università di Pavia, ha poi conseguito la laurea in Storia del Giornalismo all’Università di Urbino. Ha insegnato storia e filosofia per alcuni anni presso alcuni Istituti Tecnici serali del territorio, oltre che docente di storia del Territorio presso l’Accademia Scuola Sociale di Melegnano per diversi anni.

 

Informazioni bibliografiche

  • Titolo del Libro: SS9 Beat
  • Autore: Vitantonio Palmisano
  • Editore: Gemini Grafica Editrice
  • Collana: Ad Aemilium Nonum
  • Data di Pubblicazione: novembre 2019
  • ISBN-13: 978-88-97742-66-1
  • € 18,00

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